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Giovedì 28 Marzo 2024

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VIAGGIA NELL'ARTE, NEL GUSTO E NELLA NATURA IN UMBRIA

L’Oasi naturalistica di Alviano

 

Cormorano

Uno dei tanti cormorani che sostano nell'Oasi di Alviano

 

Durante la stagione primaverile ed estiva, chi vive o si trova a soggiornare nella città di Amelia è alla ricerca di luoghi di pace, a stretto contatto con la natura e possibilmente al riparo dalla canicola. Tutte queste caratteristiche le ritroviamo nell’Oasi di Alviano, un grande spazio naturale sorto negli anni Settanta. Ospita molte specie acquatiche e volatili, costituendo un luogo prediletto per osservare le varietà più rare.

L’Oasi è nata da un intervento che venne fatto sulle acque del Tevere nei pressi del comune di Alviano. Nei primi anni Settanta, infatti, fu deciso di creare uno sbarramento naturale, che sfociò in un grande lago. La formazione del bacino artificiale attirò gli uccelli, e quasi contemporaneamente i cacciatori.

Anni di lotte indussero i politici umbri a proteggere l’area dai colpi di fucile, così che nel 1977 la Regione Umbria vietò la caccia nell’area. Alla fine degli anni Ottanta iniziò la collaborazione tra gli enti locali e il WWF per la salvaguardia di ciò che divenne, qualche anno dopo, l’Oasi naturalistica di Alviano.

Il microclima che si è venuto a creare negli anni, costituito da acquitrini e boschi igrofili, è l’habitat naturale per circa 150 specie volatili, le quali possono sostare o transitare durante le migrazioni, su un’area che conta 500 ettari di superficie.

Per permettere ai visitatori di entrare nell’oasi, sono stati tracciati due percorsi per un complesso di 4 chilometri. Chi arriva da queste parti potrà praticare il birdwatching, cioè l’osservazione di uccelli come gru o i falchi pescatori.

L’Oasi di Alviano è divenuto un centro didattico per i ragazzi, che potranno usufruire di aule create in loco, dotate di microscopi e quant’altro serve per condurre una ricerca.

Ogni periodo dell’anno è buono per venire nell’Oasi di Alviano. Tuttavia, durante i mesi primaverili si può assistere a un alto numero di specie diverse, mentre tra ottobre e novembre ci sono molti cormorani. E molte altre specie che sostano momentaneamente qui, prima di dirigersi in Lapponia piuttosto che sul Delta del Po.

L’Oasi di Alviano è il perfetto esempio di come si possa trasformare un’opera pubblica in un bene naturalistico!

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